''VEDO DOPPIO''. 2. L'attaccante del futuro!

''VEDO DOPPIO''. 2. L'attaccante del futuro!

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Redazione di Zona
nov 04, 2025 • 2 min read

Amici di Zona Fanta, bentornati nella rubrica del VEDO DOPPIO (https://www.zonafanta.com/vedo-doppio-vol1/) . Quest'oggi il protagonista del nuovo appuntamento sarà un giovane attaccante rossoblù, che ha già dimostrato di essere uno dei leader tecnici della squadra: si tratta del ''Toto'' Castro.

Il suo percorso in breve

21enne, di sangue latino (Argentino) nasce calcisticamente parlando nel Velez, club che lo ha cresciuto dai 17 anni fino al suo approdo nel capoluogo emiliano, nel Gennaio del 2024, per circa 12 milioni. Attualmente il suo valore è pressoché triplicato (35 mln circa) ed è una colonna portante del club di Joey Saputo. Lo stesso presidente, assieme a Giovanni Sartori (Ds rossoblù) videro in lui qualcosa di speciale; intuizione per ora assolutamente vincente.

Chiamato a raccogliere l'eredità del partente Zirzkee, l'anno scorso ha prontamente risposto presente indossando la numero 9 e incantando i tifosi, con le sue giocate e gol pesanti.

Dati tecnici e caratteristiche

Attualmente l'argentino presenta, come già menzionato, uno dei calciatori su cui Italiano e la squadra stessa si affida di più, date le sue qualità balistiche e la tecnica individuale di rifinitura. Ebbene sì, perché non è solo il classico bomber che riesce a segnare, ma è un ottimo filo conduttore per un gioco fluido e rapido; di fatto, per gli avversari, il Toto è spesso per loro una ''spina nel fianco''.

Questo perché l'ex Velez non dà un punto di riferimento particolare all'avversario, come può essere la classica punta di peso (Lucca ad esempio). I dati per ora sono incoraggianti (4 gol e 1 assist in 11 partite tra campionato e EL).

Il secondo VEDO DOPPIO è misto!

Il vero tema di questo “vedo doppio” è la qualità balistica e il ruolo dell’attaccante moderno, sempre più chiamato non solo a finalizzare ma anche a legare il gioco con i compagni. In questo senso, Castro rappresenta un esempio di evoluzione calcistica: un giocatore capace di unire sacrificio, tecnica e partecipazione alla manovra.

I paragoni non mancano. Per caratteristiche e spirito di squadra, l’argentino ricorda il connazionale Lautaro Martínez, ancora in fase di completa maturazione, ma già dotato di fiuto del gol (vedi l'ultima doppietta a Parma di Santi). Allo stesso tempo, alcuni tratti del suo gioco rimandano al Belotti dei tempi d’oro al Torino: un attaccante energico, con baricentro basso e grande generosità anche fuori area, sebbene Castro non sia un bomber puro.

Sul piano tecnico, è impossibile non evocare anche Mauro Zárate versione Lazio 2009-2010, per la capacità di inventare giocate e colpi da fuori area nel momento del bisogno. Con le dovute proporzioni, Castro offre oggi al Bologna un apporto simile: è il leader tecnico della squadra, capace di decidere le partite con lampi di classe. I contesti erano differenti, ma il risultato poco cambia!

Pur dovendo migliorare nella finalizzazione, il talento argentino sta vivendo la sua miglior stagione e mostra margini di crescita importanti. Il futuro può riservargli un ruolo da protagonista: noi non vediamo l’ora di assistere alla sua evoluzione, con un maestro al suo fianco come Ciro Immobile.

A cura di Edoardo Miceli