Ricci-gol lampo, poi Lookman show: il Diavolo si ferma a Bergamo

Ricci-gol lampo, poi Lookman show: il Diavolo si ferma a Bergamo

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Redazione di Zona
ott 30, 2025 • 3 min read

Il primo posticipo della nona giornata di Serie A si chiude 1-1 tra Atalanta e Milan. Quinto pareggio consecutivo per la Dea e secondo per il Diavolo: due squadre che si rincorrono in classifica ma che, per motivi diversi, escono da Bergamo con la sensazione di aver lasciato qualcosa per strada. L’Atalanta parte male, va sotto dopo tre minuti, ma reagisce con un pressing alto e un’intensità che per mezz’ora schiaccia il Milan. Poi la benzina finisce, il ritmo cala e i rossoneri, pur con pochi cambi, riescono a rimettere la testa fuori e sfiorare il colpaccio.

🔍 ANALISI DELLA PARTITA

ATALANTA – La squadra di Juric è, come sempre, organizzata e senza paura. Pasalic, schierato alle spalle di Lookman e De Ketelaere, si abbassa spesso per dare una mano nella costruzione e collegare centrocampo e attacco. Ma la scena se la prende Lookman — miglior giocatore in campo per la squadra di casa e autore di un gol meraviglioso, sinistro sotto la traversa e Maignan battuto. Nel primo tempo la Dea domina, pressa altissimo e mette il Milan alle corde con il solito uomo su uomo che toglie ossigeno a chiunque. Dopo l’intervallo, però, la squadra non riesce a mantenere lo stesso ritmo e il pressing cala, lasciando più campo al Milan. Da segnalare ancora una volta il baby Ahanor, classe 2008, che cresce partita dopo partita: personalità da veterano, grande corsa e pure un’occasione colossale divorata davanti a Maignan. Zappacosta, invece, sfiora il 2-1 con una botta da fuori area su cui il portiere rossonero si supera.

MILAN – Partenza da urlo per il Milan, che dopo appena tre minuti trova il gol con Samuele Ricci — primo centro in rossonero per lui. Poi però la squadra di Allegri, nel suo solito blocco basso, si chiude troppo e finisce per subire l’intensità dell’Atalanta. Quando riesce a ripartire, spreca qualche chance per respirare e il gioco si spegne. Nella ripresa entra Nkunku al posto di Leao, costretto a uscire per un problema all’anca, mentre Giménez — già ammonito e poco incisivo — resta in campo fino al 62’, prima di lasciare spazio a Loftus-Cheek. Ed è proprio l’inglese a cambiare la musica: tiene palla, fa salire la squadra e crea le migliori occasioni del secondo tempo, risultando il più pericoloso tra i suoi. Modric, invece, fatica: marcato a uomo da Pasalic, non riesce a trovare il ritmo giusto e deve spesso abbassarsi per impostare, scambiando la posizione con Gabbia. Il pressing dell’Atalanta, però, manda in tilt più di una volta i piani rossoneri. Saelemaekers sulla destra riceve tanti palloni ma viene sempre raddoppiato e raramente riesce a sfondare. In difesa Tomori e Pavlovic seguono a uomo Lookman e CDK: il serbo tiene bene, l’inglese un po’ meno. Sul gol dell’Atalanta è proprio Tomori a pagare caro un’uscita troppo aggressiva su Pasalic, lasciando spazio a Lookman per il controllo e il tiro che si infila sotto la traversa.

✅ TOP e ❌ FLOP

ATALANTA – In casa nerazzurra il migliore in campo è senza dubbio Lookman: segna un gran gol, spacca la difesa del Milan e resta una minaccia costante per l'intera partita. Bene anche Pasalic, instancabile, sempre dentro l’azione e lucido nel leggere i movimenti dei compagni. Ottima la prova del giovane Ahanor, che gioca con coraggio e personalità, sfiorando pure la rete. Menzione per Zappacosta, tra i più pericolosi nella ripresa con una bella conclusione. Tra i meno brillanti, l'ex CDK che fatica ad incidere causa anche una buona partita di Pavlovic in marcatura.

MILAN – Nel Milan i migliori sono Ricci, autore del primo gol in rossonero e Loftus-Cheek, che cambia completamente volto alla squadra una volta entrato. Buona anche la prova di Maignan, che tiene a galla il Milan con due parate decisive. Più spento Modric, marcato stretto e meno lucido del solito, mentre Giménez non riesce ancora a incidere come vorrebbe. Tomori vive una serata a due facce: bene per intensità, male nella lettura sull’azione del pareggio.

Alla fine è un pareggio che lascia entrambe le squadre a metà strada: l’Atalanta continua a crescere ma non riesce a chiudere le partite, il Milan mostra carattere ma fatica a ritrovare la continuità di inizio stagione. La sensazione? Questa Serie A è ancora tutta da scrivere — e ogni punto, da qui in avanti, inizia a pesare.

A cura di: Giorgio Delle Monache