
Milan vs Bologna: strategie a confronto per una finale dal peso storico

Introduzione alla partita
Il Milan di Sergio Conceição e il Bologna di Vincenzo Italiano si affronteranno in una finale che ha il sapore di storia e di svolta. Due squadre con identità tattiche profondamente diverse, accomunate da una stagione di alto livello e da un appuntamento che potrebbe definire il senso dell'intero anno sportivo. Il Milan arriva con un 3-4-3 ormai consolidato, il Bologna con il suo 4-2-3-1 diretto e verticale.
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Le Formazioni attese
Il Milan dovrebbe confermare l'impianto visto nel ritorno in campionato. Possibile il forfait di Loftus-Cheek, che potrebbe essere sostituito da Fofana se recuperato in tempo. In attacco, Leão è atteso dal primo minuto al posto di João Félix. Per il Bologna invece In porta resta il ballottaggio tra Ravaglia, protagonista in Coppa, e Skorupski anche se quest’ultimo è più possibile che parta titolare. Miranda dovrebbe essere preferito a Lykogiannis in difesa, con Freuler e Ferguson a dettare i tempi in mezzo al campo. In avanti, tridente composto da Ndoye, Castro e Orsolini.
La costruzione del Milan e il pressing del Bologna

Il Milan costruisce dal basso con uno schema 3+2: tre difensori centrali e due mediani a supporto. Il Bologna risponde con un pressing alto e orientato all'uomo, cercando di recuperare subito il pallone nella metà campo avversaria. In questo contesto, la punta centrale rossonera diventa il punto di riferimento sui lanci lunghi, smistando palla per gli esterni o giocando di sponda. Il rinvio dal fondo diretto aI taglio profondo degli esterni, come quello di Leão visto nel match d'andata, resta una chiave offensiva fondamentale per il Milan.
Il Bologna e la costruzione diretta

La fase di possesso rossoblù si basa su lanci lunghi a superare il centrocampo, con l'obiettivo di guadagnare metri e schiacciare l'avversario. Il Milan risponde con un 4-4-2 in fase di non possesso, abbassando Leão e Theo sulle rispettive linee e pressando con Pulisic e Jovic. La squadra di Conceição cerca così di creare densità centrale per forzare l'errore e ripartire subito in verticale. Da non sottovalutare anche la qualità dei cambi a disposizione, con giocatori esperti e affidabili come gli ex rossoneri Pobega e Calabria, pronti a subentrare. In particolare, gli inserimenti senza palla di Pobega potrebbero diventare un'arma tattica importante per colpire proprio il Milan.
Dati chiave e indicatori statistici
- Passaggi progressivi (1° Milan): i rossoneri si affidano spesso a trasmissioni rapide e dirette verso la porta.
- Expected Goals (xG): il Milan crea molto ma fatica a concretizzare infatti il dato parla di un -4.8 di differenza tra i goal totali e proprio l’xG.
- Passaggi lunghi completati (1° Bologna): Italiano costruisce partendo dal portiere o dalla difesa con lanci mirati.
- Tocchi: Bologna è 17° per tocchi nella propria trequarti, ma 4° nella trequarti offensiva. Il baricentro è alto, l'approccio aggressivo.
Marcatori principali
- Capocannoniere Milan: Christian Pulisic (11 gol)
- Capocannoniere Bologna: Riccardo Orsolini (13 gol)
Conclusione
Due filosofie a confronto, due modi di intendere il calcio.
Il Milan punterà sulla gestione degli spazi e sulla qualità in transizione, mentre il Bologna cercherà di fare la partita con intensità e verticalità. Il verdetto è aperto: chi riuscirà a imporre il proprio stile in questa finale dal peso storico?
L'Olimpico si prepara ad accogliere l'ultimo atto. Sarà il giorno della conferma per i rossoneri o della rinascita per i rossoblù?
A cura di: Giorgio Delle Monache