L'aquila non sta graffiando: il periodo nero della Lazio

L'aquila non sta graffiando: il periodo nero della Lazio

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Redazione di Zona
set 24, 2025 • 2 min read

Maurizio Sarri ha un compito complesso: fare uscire i suoi ragazzi da questo momento di crisi il prima possibile

Avvio negativo

Non è stato esattamente l'avvio di campionato migliore per i tifosi biancocelesti: a un mese dall'inizio della nuova stagione, la squadra di Maurizio Sarri ha collezionato solamente 3 punti in 4 partite, un andamento ben al di sotto di quello che ci si aspetta da un club del blasone della Lazio. Considerando poi l'impossibilità di compiere operazioni sul mercato in entrata e in uscita a causa dello sforamento da parte del club dei parametri dell'indice di liquidità, costo del lavoro e indebitamento, si è creata una condizione tale da poter affermare che i biancocelesti stanno attraversando una crisi profonda.

Il metodo di Sarri

Qualche segnale di difficoltà è emerso già dalla prima giornata di campionato, durante la quale gli aquilotti hanno affrontato il Como di Cesc Fabregas in trasferta, uscendone sconfitti con il risultato di 2-0 per i padroni di casa. Alla vigilia della seconda giornata, le parole taglienti (ma al contempo trasparenti) di Sarri hanno fatto scattare un campanello d'allarme tra le fila dei tifosi. Il tecnico biancoceleste ha infatti dichiarato: "A Como, rivedendo le statistiche, abbiamo avuto numeri da Serie C. Io ho delle caratteristiche ben definite e mi conoscono da 15 anni in tutta Europa, se questa squadra non è adatta a me ha sbagliato chi mi ha chiamato". Parole notevolmente forti, che hanno messo in chiaro fin da subito le intenzioni del mister: proporre il suo gioco, il quale risulta essere consolidato ormai da tempo, con la speranza che la squadra possa plasmarsi e adattarsi il più velocemente possibile. Eppure sembra una pretesa del tutto razionale, se si considera anche il fatto che la prima avventura del tecnico toscano è stata sommariamente positiva: dai 4 Derby vinti sui 6 giocati, allo storico secondo posto in campionato con ben 74 punti (dopo 24 anni dall'ultima volta), che ha permesso ai biancocelesti di strappare il pass per la Champions League (nello stesso anno la Lazio ha collezionato il record di 21 clean sheet in Serie A, grazie a un Provedel in stato di grazia). Insomma: in casa Lazio Sarri non è di certo l'ultimo arrivato, e sicuramente ha il carattere e l'esperienza necessari per uscire dal fango.

Rialzare la testa

L'unica nota positiva delle prime uscite stagionali è stata la vittoria straripante per 5-0 contro il Verona all'Olimpico, unica vera occasione durante la quale Zaccagni e compagni si sono saputi esprimere al 100% delle loro potenzialità. Ad aggiungersi alla situazione difficle ci sono poi gli infortunati: a poche ore dalla sfida allo stadio Ferraris contro il Genoa gli indisponibili sono ben cinque, con una totale emergenza a centrocampo. Peseranno infatti le assenze per infortunio di Vecino, Dele-Bashiru, Lazzari, Rovella e Gigot, senza contare quelle per espulsione nel corso del Derby di Guendouzi e Belahyane. Insomma: contro la compagine ligure la Lazio dovrà reinventarsi, specialmente a centrocampo, e successivamente rialzare la testa, poiché è una squadra che ha le qualità adatte per farlo, come ha già dimostrato nelle passate stagioni, proprio con Sarri alla guida.

Dove arriverà la Lazio di Sarri questa stagione? Fateci sapere il vostro parere!

A cura di: Figus Lorenzo