
Juventus, l’era Comolli: pugno duro sui casi caldi e linea chiara per Vlahovic

Alla Continassa soffia un vento nuovo. La Juventus ha iniziato un’estate di cambiamenti importanti, a partire dall’arrivo di Damien Comolli come direttore generale. Un dirigente con un passato da presidente del Tolosa e capo scout, oggi chiamato a dare una nuova identità al club bianconero.
📌 Un approccio diverso
Comolli ha subito preso in mano situazioni delicate: il braccio di ferro per Timothy Weah, il “caso” Douglas Luiz e la gestione dei rumors su Dusan Vlahovic. La risposta? Nessun passo indietro, nessuna concessione: “Non alle condizioni degli altri”, è il messaggio che filtra.
🔥 Caso Weah e non solo
L’agente dell’americano ha attaccato pubblicamente, ma la Juve non si è fatta trascinare nella polemica. Nessun commento, solo una strategia chiara: mantenere il controllo e difendere gli interessi del club.
🎯 Il nodo Vlahovic
Sul serbo è tutto più silenzioso ma altrettanto importante. Il futuro del bomber dipenderà solo da offerte allineate alla valutazione bianconera: niente sconti, niente compromessi. Il suo agente, Darko Ristic, l’ha capito e ha aperto alla collaborazione.
🔄 Un segnale al mercato
La Juve di Comolli sembra tornare a un concetto “storico”: nessuno scavalchi la Signora. Un pugno duro che potrebbe creare tensioni nell’immediato, ma serve a tracciare una rotta chiara per il futuro.
A cura di: Francesco Latorraca