Italia-Moldavia 2-0: vittoria fondamentale, ma serve di più

Italia-Moldavia 2-0: vittoria fondamentale, ma serve di più

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Redazione di Zona
giu 09, 2025 • 3 min read

TRE PUNTI ALL'ULTIMA PARTITA PER SPALLETTI IN PANCHINA, MA LA STRADA PER IL MONDIALE È ANCORA LUNGA

PUNTI PESANTI - Dopo la disfatta epocale contro la Norvegia, l'Italia rialza la testa con una vittoria per 2-0 al Mapei Stadium di Reggio Emilia contro la nazionale Moldava. Luciano Spalletti lascia la nostra nazionale con tre punti che valgono oro per la qualificazione ai prossimi Mondiali, o perlomeno per potersi qualificare allo spareggio. Nonostante le pesanti assenze per infortuni, la prestazione degli azzurri è stata positiva, ma in futuro potrebbe rivelarsi deludente in termini di differenza reti.

PARTENZA DA INCUBO - Il primo brivido per gli azzurri si presenta al nono minuto di gioco: Nicolaescu stacca di testa, approfittando della debole marcatura da parte di Ranieri, e insacca alle spalle di Donnarumma. Fortunatamente, il gol verrà annullato per posizione irregolare del numero 9 moldavo. A metà del primo tempo la nostra nazionale inizia a chiudere la Moldavia nella propria area, creando una serie di azioni pericolose.

CI PENSA RASPADORI - L'episodio chiave della partita si verifica al quarantesimo minuto: Raspadori sferra un tiro quasi dal limite dell'area che rasenta il palo, portando in vantaggio gli azzurri. Non una prestazione brillante da parte della nostra nazionale fin qui, che però è riuscita ad imporsi su una Moldavia motivata.

CAMBIASO CHIUDE I CONTI - A inizio secondo tempo Spalletti fa entrare forze fresche: Orsolini e Barella sostituiscono Dimarco e Ricci. E sarà proprio Orsolini a rivelarsi decisivo per il gol del due a zero: al cinquantesimo minuto entra all'interno dell'area con un doppio passo e serve Cambiaso, che trova il gol con un tiro centrale nello specchio della porta. In questa fase di gioco, nonostante alcuni pericolosi sprazzi della Moldavia, l'Italia sembra in pieno controllo del match. Nella fase finale fuori Luca Ranieri per infortunio, che lo costringe a lasciare il campo zoppicante, e spazio per un paio di ammonizioni: la prima nei confronti di Frattesi, la seconda per il numero 9 moldavo Nicolaescu. Gli ultimi venti minuti del match sono caratterizzati da molto equilibrio tra le due compagini e un ritmo di gioco piuttosto lento, dettato da molteplici contatti fallosi, che hanno quindi contribuito allo sviluppo di una fase spezzettata. Al termine dei sei minuti di recupero, l'arbitro svizzero Urs Schnyder fischia la fine, decretando anche il termine dell'era Spalletti in azzurro.

LE PAROLE DI SPALLETTI - Queste le parole del CT al termine della partita: "Abbiamo faticato anche sta sera, e si è confermato che questo gruppo è arrivato affaticato a fine stagione, forse cercando qualcuno che fisicamente stesse meglio avremmo potuto dare di più. I ragazzi erano logorati dalla stagione appena terminata, e giocare a Oslo subito dopo aver finito il campionato ha influito molto sul risultato. A settembre è un'altra storia sotto l'aspetto fisico dei giocatori. Parlando di risultati non ci sono grosse responsabilità sui ragazzi, io ero convinto che loro potessero darmi ciò che mi aspettavo, poiché sono stato io a sceglierli, si tratta solo di un carico addizionale di fatica. Sicuramente non lasciamo un grande entusiasmo, anche se sta sera il pubblico ha risposto in maniera splendida, dato che l'entusiasmo s'è sentito. Gli allenatori devono fare la differenza e io purtroppo non l'ho fatta."

IL PROSSIMO CT - Il futuro della panchina azzurra è ancora tutto da scrivere: secondo alcune indiscrezioni, i favoriti per sostituire Luciano Spalletti sarebbero stati, su tutti, Stefano Pioli e Claudio Ranieri; quest'ultimo, però, avrebbe rifiutato l'incarico propostogli da Gravina. Sicuramente l'erede del tecnico toscano avrà l'importante compito di evitare la terza esclusione di fila ai Mondiali dell'Italia, avvenimento che sancirebbe il culmine di un decennio di crisi per il calcio nazionale, decennio che ha reso il trionfo di EURO2020 quasi una vittoria estemporanea.

A cura di: Figus Lorenzo