
Inzaghi e l’Inter ai titoli di coda? Oggi l’incontro decisivo: c’è l’ombra dell’Al Hilal.

Il 3 giugno 2021 iniziava la storia tra Simone Inzaghi e l’Inter. Esattamente quattro anni dopo, potrebbe arrivare il capitolo finale.
Il tecnico riflette, l’Arabia chiama
Oggi è il giorno della verità per il futuro di Simone Inzaghi all’Inter. Dopo settimane di voci e riflessioni, il tecnico si prepara a incontrare i dirigenti nerazzurri per chiarire definitivamente la sua posizione. Ma i segnali non lasciano troppo spazio all’ottimismo: l’Al Hilal sarebbe pronto a chiudere, con tanto di programma per firma, volo a Riad e presentazione ufficiale.
👉 Secondo fonti vicine alla trattativa, la firma potrebbe arrivare entro domani.
I motivi dietro l’addio possibile
Dietro questa decisione non ci sarebbe solo una questione economica, anche se l’offerta araba è importante. Inzaghi si sente poco riconosciuto per i risultati ottenuti: due finali europee, uno scudetto sfiorato e circa 200 milioni generati per il club tra premi UEFA e incassi stagionali.
Ma c’è anche altro: la pressione continua, le critiche, la fatica di essere visto come il colpevole di ogni obiettivo mancato. E poi ci sono aspetti familiari, con il figlio Tommaso coinvolto nel progetto e un trasferimento che diventerebbe totale.
L’Inter prepara il piano B
In viale della Liberazione non si faranno trovare impreparati. Se oggi dovesse arrivare l’addio ufficiale, la dirigenza nerazzurra ha già avviato contatti con potenziali sostituti. Due nomi su tutti: Cesc Fabregas, attualmente al Como, sarebbe in pole, e Roberto De Zerbi, sotto contratto con il Marsiglia ma che gradirebbe l'idea nerazzurra.
La scelta potrebbe arrivare entro 24-36 ore, proprio per non lasciare in stand-by il progetto tecnico.
L’ultima chance per continuare insieme?
C’è ancora un piccolo spiraglio. Inzaghi potrebbe anche scegliere di restare, ma l’Inter ha messo condizioni chiare: il rinnovo solo fino al 2027, un ritocco d’ingaggio limitato (+500k annui, non cifre folli) e nessuna rivoluzione di mercato: si migliorerà in profondità, ma i titolari resteranno.
Fondamentale, però, sarà l’atteggiamento: i dirigenti vogliono un tecnico motivato, senza dubbi e pronto a ripartire con energia. Se ci saranno tentennamenti, sarà l’Inter stessa a voltare pagina.
Fine di un ciclo?
La sensazione è che la finale persa col PSG abbia segnato un prima e un dopo. E che il ciclo, nonostante i successi e i progressi, stia per chiudersi.
Inzaghi ha dato tanto all’Inter, ma forse ora è pronto a cominciare una nuova avventura. E i nerazzurri, da parte loro, devono capire se è il momento giusto per un nuovo progetto tecnico.
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