Inter, la solita danza: troppi gol evitabili
Difesa ballerina e punti che rischiano di sfumare. L’Inter continua a concedere reti facili, frutto di disattenzioni individuali e collettive.
L’ultimo pasticcio
San Siro, minuto 84: Cheddira entra come a casa sua, dialoga indisturbato con Berardi e insacca alle spalle di Martinez. Acerbi, Akanji, Carlos Augusto e Dimarco fanno da spettatori non paganti, e il portiere nerazzurro esplode di rabbia. La rete del Sassuolo è solo l’ultima di una lunga serie di leggerezze che hanno già portato a 7 gol subiti nelle prime 4 giornate.
Un vizio antico
Il problema non nasce oggi: con Inzaghi, tra rigori regalati, mani ingenui e finali buttati via, i nerazzurri avevano già mostrato crepe preoccupanti. Episodi come il mani di Bisseck contro la Lazio, la semifinale di Coppa Italia col Milan e la finale di Champions hanno segnato la scorsa stagione. Ora Chivu, chiamato a correggere, non ha ancora trovato le giuste contromisure.
Numeri che pesano
Mentre il Napoli regge dietro con una sola rete subita, l’Inter continua a complicarsi la vita. Rigorini evitabili (Dumfries contro l’Udinese), marcature allegre (Bisseck e Akanji su Atta e Kelly), portieri non impeccabili (Sommer su Yildiz e Adzic), e ora il regalo a Cheddira. Una squadra che vuole lo scudetto non può permettersi errori così.
La sfida di Chivu
Il Mondiale per Club doveva servire a prendere le misure, ma in campionato non ci sono alibi: la fragilità difensiva resta il vero tallone d’Achille. Sistemare la fase arretrata non è più un dettaglio, ma la chiave per evitare di rivivere un film già visto.
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a cura di: Francesco Latorraca