Il fascino dell'ex - Zaniolo e la sfida dei sentimenti, l’ex che brucia ancora
Zaniolo ritorno a Roma
Alcuni ritorni non hanno bisogno di essere annunciati. Nicolò Zaniolo tornerà all’Olimpico, nel luogo dove è diventato grande e dove ha conosciuto sia la gloria che la caduta. Ora veste la maglia dell’Udinese, ma nel cuore dei romanisti rimane una figura divisiva: un talento che ha fatto sognare e poi ferito, con quella separazione improvvisa che ha lasciato un segno profondo.
L’ascesa del predestinato
Quando la Roma lo prelevò dall’Inter nel 2018, Zaniolo era solo un ragazzo della Primavera. Il suo debutto in Champions League prima ancora di esordire in Serie A, come accadde a Daniele De Rossi, sembrava un segno del destino. In quattro stagioni con la Roma ha collezionato 94 presenze, 13 gol e 10 assist, diventando il simbolo di una generazione di speranze.
Il momento più alto? La finale di Conference League del 2022, quando il suo gol consegnò ai giallorossi il primo trofeo europeo della loro storia. Un istante che sembrava l’inizio di una favola eterna.
La caduta e i giri del destino
Poi, improvvisamente, la favola finì. Tensioni, incomprensioni e una separazione burrascosa nel gennaio 2023. Il talento ligure volò in Turchia, poi iniziò un tour d’Europa tra Aston Villa, Fiorentina e Atalanta: 48 presenze, appena 2 gol e tanta frustrazione.
Smarrito, Zaniolo ha ritrovato sé stesso in Friuli. Con l’Udinese ha già segnato 3 reti in 8 partite, tutte nelle ultime quattro giornate: il fuoco si è riacceso.
Il destino dell’ex
Dopo aver punito l’Atalanta, una delle sue ex, ora Zaniolo torna a Roma. All’Olimpico troverà una curva che lo ha amato e poi fischiato, e sarà impossibile restare indifferenti. La partita contro la Roma è più di una semplice sfida: è un confronto con il passato, con ciò che è stato e con ciò che avrebbe potuto essere.
Come se il destino avesse deciso di dargli un’altra possibilità per chiudere un cerchio aperto.
Le parole del ritorno
Intervistato dal Messaggero Veneto, Zaniolo ha aperto il suo cuore:
“Andare via da Roma per me è stata una botta molto dolorosa, non è finita benissimo ma mi auguro che con il tempo tutto si appiani. La mia compagna è di Roma e mio figlio è nato là.”
Ha poi aggiunto, con maturità:
“Ho commesso degli errori e li ho riconosciuti. Sono tappe della vita. A 18 anni sono passato dalla Primavera dell’Inter a un top club italiano, ho fatto doppietta in Champions League, non era facile tenere la testa sulle spalle.”
Oggi sembra più consapevole, più uomo. E proprio per questo il suo ritorno a Roma non è solo sportivo, ma anche emotivo.
Rinascita friulana
Zaniolo all’Udinese è tornato “nel suo prime”, più lucido, più cattivo, più decisivo. I tre gol in quattro partite lo raccontano meglio di qualunque parola. Ora sogna di colpire ancora, proprio nello stadio che una volta chiamava casa.
Perché certe storie, nel calcio, non finiscono mai davvero: si riscrivono, con altri colori addosso.
A cura di: Tommaso Guerini