Fiorentina: è sempre più notte buia. La Serie B è davvero a rischio?
Dopo ben 13 giornate, la Fiorentina (così come il Verona) non ha ancora trovato la prima vittoria in Serie A. Un inizio sconvolgente, che mai nessuno si sarebbe potuto aspettare data la qualità della rosa. Forse, è proprio qui però che ci si rende conto degli effettivi problemi della squadra.
Quest'oggi analizzeremo la situazione da diversi punti di vista.
Un'estate illusoria, condita da tanti fattori
L'inizio del tracollo Viola parte dalle dimissioni nel Giugno 2025 dell'ex tecnico Raffaele Palladino (ora all'Atalanta), dopo diverse divergenze tecniche con Daniele Pradè (dimesso anche lui in seguito al disastro collettivo). Un mese dopo, a Luglio la guida tecnica della prima squadra viene affidata a Stefano Pioli. Può sembrare un ritorno romantico, dopo la sua precedente esperienza a Firenze (2017-2019), ma la storia rivelerà tutt'altro nei seguenti mesi.
Ci sono tutte le condizioni per aprire un nuovo ciclo vincente, con una Conference League da portare a casa e provando a qualificarsi per un posto nell'Europa che conta. Non dimentichiamoci del mercato: la permanenza di Kean possiamo ritenerlo come il più grande acquisto della sessione estiva. Non solo: vi è il riscatto di Guðmundsson dal Genoa, assieme all'approdo di giovani talenti come Fazzini, Nicolussi Caviglia, Sohm, concludendo con il colpo maggiormente oneroso della storia del club. Si tratta di Roberto Piccoli (circa 30 milioni di euro).
Nonostante il buon mercato, l'arrivo di un tecnico esperto come Pioli e l'entusiasmo del popolo Viola, ben presto tutti si renderanno conto che la ''realtà Fiorentina'' degli ultimi anni rimarrà solo un lontano ricordo.
Novembre: Pioli esonerato, dentro Vanoli per scuotere l'ambiente
In seguito alle dimissioni prima del direttore sportivo Pradè, per poi procedere con una riforma anche dell'allenatore, il nuovo DS Goretti prende in mano la situazione affidando le responsabilità a Paolo Vanoli (ex giocatore anche della Fiorentina).
Il tecnico ex Toro ha le idee molto chiare: serve ricucire l'ambiente assieme ai tifosi, perché l'obbiettivo è salvarsi, dove le contendenti alla permanenza in A sono ben più abituate a navigare in acque basse. I mezzi tecnici per compiere quello che ora risulti un'impresa ci sono, ma serve esserci con la testa.
Questa piazza non merita la seconda categoria, nonostante tutte le valutazioni errate nel preparare la stagione, sia sul piano fisico, che tecnico.
Amici di Zona, che cosa ne pensate di questa situazione? Riuscirà la Fiorentina a salvarsi e a magari fare una stagione simile al Tottenham l'anno scorso assicurandosi un trofeo internazionale nonostante le prestazioni in campionato? Sarà tutto da scoprire!
A cura di Edoardo Miceli