Da Yildiz a “YilDiez”: l’ascesa illumina la Signora

Da Yildiz a “YilDiez”: l’ascesa illumina la Signora

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Redazione di Zona
giu 26, 2025 • 2 min read

La prima volta che Kenan Yildiz ha messo piede in America lo ha fatto con lo sguardo di chi sogna senza porsi limiti. Era ancora un ragazzino delle giovanili, portato da Allegri per respirare l’aria dei grandi. Nessun minuto in Serie A, ma possiede già quell’atteggiamento da predestinato: occhi spalancati, fame da veterano e talento che luccicava anche in mezzo ai campioni.

Oggi, due anni dopo, il mondo s’è capovolto. Yildiz è la stella – non solo perchè Yildiz in turco significa stella – della Juventus. Indossa la 10, la maglia dei campioni, e sta brillando anche nel Mondiale per Club. Ma quello che colpisce di più non è solo il piede: è la testa. Umile, mai sopra le righe, sempre quel ragazzo col viso pulito e la voglia matta di spaccare il mondo.
YilDiez, come lo chiamano ormai diverse testate giornalistiche, è la dimostrazione che il calcio può essere ancora poesia semplice: un gesto tecnico complicato, fatto sembrare facile.

Stella anche al Mondiale per Club

Yildiz ha già messo il suo timbro nella competizione: doppietta, una giocata da urlo che porta all’autorete del Wydad e una presenza che si fa sentire.
“Il secondo gol? Forse il più bello della mia carriera”, ha detto sorridendo. Tudor lo coccola: “Ha corsa, idee e mentalità. È un golden boy”.

Da Allegri a Tudor, Kenan ha avuto spazio e fiducia. Ma con l’allenatore croato si sente più libero, più centrale nel progetto. E si vede.

🤝 Mentalità da leader, senza montarsi la testa

Non vuole paragoni, non cerca titoloni. Quando parla, lo fa con calma e idee chiare: “Alla Juve ci vediamo solo in Champions, perché qui l’obbligo è quello”.
Tudor? “Una persona fantastica, mi ha aiutato tanto. Siamo felici di averlo”.

Insomma, un ragazzo cresciuto alla tedesca, ma con anima bianconera. Serio, ma non freddo. Ambizioso, ma con i piedi per terra.

🔮 Futuro Juve o sirene inglesi?

Il mercato inizia a bussare forte: Chelsea, Liverpool e United lo osservano da vicino. La Juve lo valuta tra i 60 e gli 80 milioni.
Ma lui gela tutti: “Restare tutta la vita alla Juve sarebbe un sogno”. Tradotto: adesso la testa è solo su Torino e su questo Mondiale per Club.

Kenan non fa rumore. Fa calcio. Non posta frasi fatte, ma lancia segnali col pallone. Ogni tocco è una scelta. Ogni scelta, una dichiarazione.

Il suo modo di stare in campo ricorda i vecchi numeri 10: quelli che non hanno bisogno di urlare per farsi sentire.
Yildiz è tutto questo. E forse anche di più.

A cura di: Francesco Latorraca