
Da Marsiglia alla Serie A…

Marsiglia, quella sera di fuoco
Tutto è iniziato il 15 agosto, dopo la sconfitta del Marsiglia contro il Rennes. Dalle mura dello spogliatoio si sono sentite urla e confusione, abbastanza forti da arrivare fino alla sala stampa. Al centro del caos: Adrien Rabiot e Jonathan Rowe.
Dalle accuse agli spintoni
La scintilla nasce con i rimproveri del portiere Rulli a Rowe, accusato di scarso impegno in copertura. L’inglese non la prende bene, risponde, e nel parapiglia entra Rabiot. L’ex Juve perde la calma e – secondo quanto ricostruito da L’Equipe – afferra Rowe al collo. In quel momento lo spogliatoio diventa una polveriera.
Secondo round inaspettato
Sembrava tutto finito, ma non era così. Rowe, uscito dallo spogliatoio, decide di tornare indietro con la scusa di chiedere di Bakola. Dentro c’era ancora Rabiot. A quel punto scatta la seconda rissa, placata solo dall’intervento del d.s. Benatia e della sicurezza.
L’addio forzato
La società non perdona. Dopo un weekend di indiscrezioni, arriva il comunicato ufficiale: entrambi i giocatori finiscono sulla lista cessioni. Rowe prende la via di Bologna, Rabiot vola al Milan. Due addii dolorosi, soprattutto quello del francese, che fino a quel momento era considerato parte del progetto.
Dal pugno alla pace (ora rivali)
Il tempo però stempera le tensioni: i due, costretti ad allenarsi a parte in attesa di partire, hanno avuto modo di chiarirsi. Domenica, per la prima volta, si ritroveranno di fronte in Serie A. Non più compagni, ma avversari. E chissà che i fantasisti non abbiano pronto il +3 della vendetta.
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a cura di: Francesco Latorraca