
Colpevole o Innocente? Ep.3 | Messico e nuvole, il futuro di Giménez al Milan

C’è chi spacca le partite. E c’è chi spacca solo le opinioni.
In questa rubrica non ci sono mezze misure: si apre il processo, si presentano le prove, si pronuncia il verdetto.
Tra hype, statistiche, rendimento e contesto. Alla fine, la domanda resta sempre la stessa: colpevole o innocente?
Santiago "El Bebote" Giménez - Si aprono le porte del tribunale
Il 3 febbraio scorso il Milan versa nelle casse del Feyenoord circa 30 milioni di euro per l'attaccante messicano Santi Giménez. Assicurandosi un attaccante, classe 2001, dal futuro brillante e per di più con molta esperienza alle spalle.
Soprannominato “El Bebote” per la sua precoce crescita fisica rispetto ai coetanei, nel 2022 passa dal Cruz Azul al Feyenoord, club in cui è esploso, affermandosi anche in Europa. Con il club olandese ha collezionato 105 presenze e 65 gol in tutte le competizioni.
Numeri che hanno convinto il Milan a puntare su di lui. Il rendimento in maglia rossonera? Ancora poco convincente. Tanto da generare già una sottile sfiducia nei suoi confronti, a meno di sei mesi dal suo arrivo.
La prossima stagione è alle porte, le aspettative restano alte, ma ad oggi al Milan la pazienza è poca.
Giménez deve dimostrare che essere il bomber di una squadra top della Serie A è ampiamente alla sua portata.
Colpevole o Innocente? Il processo può cominciare.
L'arringa accusatoria: "Il Milan sbaglia a dargli le chiavi dell'attacco"
L'accusa inizia con forza, ricordando a tutti che il primo impatto di Giménez in Serie A è stato tutt’altro che devastante.
Ha chiuso la stagione con 6 reti e 3 assist in 19 presenze. Numeri non disastrosi, ma nemmeno all’altezza delle aspettative che lo accompagnavano al momento dell’arrivo in rossonero.
Oltre al prezzo d'acquisto, che rimane comunque un investimento importante, sottointende l'accusa, c’è l’impressione di una presenza ancora troppo intermittente: poco coinvolto nel gioco, a tratti spaesato nei movimenti spalle alla porta, e mai davvero decisivo contro le grandi.
Santiago Giménez è finora stato vittima di troppe pause mentali e tecniche.
L'arringa difensiva: "La frettolosità di giudizio miete sempre nuove vittime"
Ma Giménez è davvero da bocciare? Il contesto, afferma la difesa, ancora una volta, conta.
È arrivato a stagione in corso, in un campionato nuovo e molto più tattico dell’Eredivisie, ma soprattutto, in una squadra che affrontava un periodo di forte instabilità tanto tecinca ed emotiva quanto societaria.
Inoltre, i suoi numeri rapportati ai minuti giocati raccontano una storia più sfumata: 669 minuti in Serie A, poco più 7 partite intere, e già 5 reti. Non male per un giocatore che ha dovuto adattarsi in corsa.
Punto cardine delle argomentazioni della difesa è il ritorno di Max Allegri sulla panchina del Milan.
Il tecnico toscano, in tutta la sua carriera, ha dimostrato di prediligere centravanti strutturati, fisici, con la capacità di reggere il peso dell’attacco. Giménez rientra esattamente in questa categoria.
Nel nuovo Milan, il messicano avrebbe finalmente la continuità per esprimersi in un contesto più stabile, sia tecnico che mentale.
El Bebote è l'attaccante giusto per il Milan di Max? - Il verdetto
Santiago Giménez è un attaccante che sicuramente ha mostrato delle qualità, spiragli di talento e numeri di tutto rispetto. Da questa stagione, però, servirà concretezza e continuità.
Per questo, nel terzo episodio, la sentenza è: Innocente!
Santiago Giménez a 24 anni ha tutto il tempo per dimostrare di essere un giocatore di livello mondiale anche nel Milan.
Con già metà stagione di Serie A alle spalle e una preparazione estiva da rossonero, io – e i signori e le signore della corte – siamo certi: Allegri avrà il miglior Giménez a disposizione.
Il dibattito resta aperto - Ora tocca a voi
- Giménez merita fiducia o il Milan ha sbagliato scommessa?
- Allegri lo farà performare?
- Il Milan farebbe meglio a cercare un nuovo attaccante?
Lasciate la vostra sentenza nei commenti: colpevole o innocente?
A cura di: Nicolò Mencarini.