
Colpevole o Innocente? Ep.4 | Charles De Ketelaere, la stagione della verità

C’è chi spacca le partite. E c’è chi spacca solo le opinioni.
In questa rubrica non ci sono mezze misure: si apre il processo, si presentano le prove, si pronuncia il verdetto.
Tra hype, statistiche, rendimento e contesto. Alla fine, la domanda resta sempre la stessa: colpevole o innocente?
CDK - Si aprono le porte del tribunale
Estate 2022. Il Milan annuncia l’acquisto di Charles De Ketelaere per oltre 30 milioni di euro. Il talento belga arriva con l’etichetta del predestinato, ma il primo impatto con la Serie A è durissimo: zero gol, prestazioni opache e una fiducia evaporata nel giro di pochi mesi.
Un anno dopo, l’Atalanta lo accoglie in prestito. Lontano dai riflettori, De Ketelaere ritrova spazi, sorrisi e, soprattutto, rendimento. Con Gasperini firma una stagione da 14 gol e 11 assist in 50 presenze totali, risultando decisivo in Europa e protagonista di un’annata storica per la Dea. Il riscatto da parte del club bergamasco, per 22 milioni, è la naturale conseguenza.
Per quanto riguarda la scorsa stagione, invece, il rendimento di De Ketelaere è stato un saliscendi costante: mesi da top, altri da fantasma.
Ora che in panchina non c’è più Gasperini, la domanda torna a farsi sentire: CDK è davvero pronto a confermarsi anche senza chi lo ha rigenerato?
L'arringa accusatoria: "un'involuzione del ragazzo sembra uno scenario plausibile"
L'accusa apre il dibattito esprimendo un concetto semplice: sì Charles De Ketelaere è un ragazzo di talento, ma la sua stagione non va mitizzata.
Se ci si basa esclusivamente sui numeri, è ingiusto dire che CDK abbia delle brutte statistiche. Il problema sorge dal momento in cui si va più in profondità. Ad esempio, continua l'accusa, sono stati vari i momenti in cui il belga è sembrato tornare in ombra, soprattutto quando l’Atalanta doveva cambiare ritmo o affrontare partite più complicate.
Prendiamo la sua stagione in Serie A, 7 gol e 8 assist in 36 partite. "Dov'è il problema? Sono ottimi numeri." starete dicendo in questo momento.
Il problema sta nel fatto che: 1 gol e 3 assist sono arrivati tra il 6-1 dell'andata e lo 0-5 del ritorno contro il Verona; 2 gol contro l'Empoli e altrettanti 2 nel ritorno contro il Monza già retrocesso; in più aggiungiamo l'assist contro il Genoa alla 37esima giornata. In totale, fanno 5 gol e 4 assist in partite, o addirittura goleade, giocate contro squadre della parte destra della classifica, tra cui due retrocesse.
Un altro dato significativo: tra il 28 dicembre e il 27 aprile, ben 120 giorni, solo un assist.
CDK fatica a prendersi responsabilità, mostrando ancora una certa dipendenza dal contesto. E il contesto, oggi, è cambiato. Seppur si cerca una continuità nel progetto, Juric non è Gasperini.
Per l'accusa il rischio è chiaro: nella prossima stagione non è escluso un ritorno del ragazzo dal volto disorientato dei tempi del Milan.
L'arringa difensiva: "La crescita e la maturità di Charles sono frutto del duro lavoro"
La difesa, invece, sottolinea un elemento che ha determinato finora il percorso di De Ketelaere in Italia: la crescita.
Dopo una stagione durissima al Milan, il belga ha saputo ricostruirsi passo dopo passo in un ambiente perfetto per lui come quello di Bergamo, contribuendo con gol e assist.
Rispondendo all'accusa, la difesa rivela un dato che secondo loro fa davvero la differenza: 27 gol e 24 assist in due stagioni. E adesso, con Juric alla guida tecnica dell'Atalanta, la difesa è sicura che CDK farà un'ulteriore passo avanti nel suo processo di maturazione.
Un traguardo, invece, è stato già raggiunto alla fine della scorsa stagione, ovvero quello delle 100 presenze con la maglia della Dea in tutte le competizioni.
Gasperini lo riteneva uno dei leader della squadra, sia tecnico sia perché è molto seguito all'interno dello spogliatoio, seppur il suo carattere silenzioso e introverso. Juric si ritroverà tra le mani un giocatore pronto, completo, e più maturo di quanto si creda.
In un'Atalanta che non conoscerà stravolgimenti tecnici, De Ketelaere nel 3-4-2-1 di Juric potrà giocare nella posizione che l'ha visto rendere al meglio. Per questo, la difesa non vede motivi per cui non possa replicare un'ottima stagione sotto tutti i punti di vista.
Qual è il vero De Ketelaere? - Il verdetto
Charles De Ketelaere ha già dimostrato di sapersi rialzare dopo una caduta rovinosa. Il talento c'è, il lavoro anche, e i numeri - seppur parzialmente gonfiati da gare “facili” - restano comunque importanti.
Tuttavia, la continuità resta la sua vera sfida. Senza Gasperini, servirà dimostrare di non essere solo un prodotto del sistema, ma un giocatore in grado di fare la differenza anche in un nuovo contesto.
Per ora, insieme alla giuria, il beneficio del dubbio glielo voglio concedere.
Per questo, nel quarto episodio, la sentenza è: Innocente! (sotto stretta osservazione).
Né flop né fuoriclasse: De Ketelaere è oggi un talento in equilibrio. Non più acerbo come al Milan, ma nemmeno ancora un riferimento assoluto.
Il 2024/25 ha mostrato le sue qualità, ma anche i limiti. E proprio questo mix rende la stagione che sta per iniziare una prova della verità.
Non escludo che, a stagione in corso, si possa tornare in tribunale per rivalutare CDK e pronunciare un verdetto più definitivo.
Il dibattito resta aperto - Ora tocca a voi
- Secondo voi De Ketelaere è colpevole o innocente?
- Si riconfermerà un top con Juric?
- O tornerà nell'ombra?
Lasciate la vostra sentenza nei commenti: colpevole o innocente?
A cura di: Nicolò Mencarini.