Chiellini: “Alla Juve vittorie e sconfitte si alternano. Tudor? Ha portato cultura del lavoro”

Chiellini: “Alla Juve vittorie e sconfitte si alternano. Tudor? Ha portato cultura del lavoro”

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Redazione di Zona
lug 30, 2025 • 1 min read

🏆 Il pensiero di Chiellini sulla Juve

Giorgio Chiellini ha rilasciato una lunga intervista a Tuttosport per celebrare gli 80 anni del quotidiano.
L’ex capitano bianconero ha parlato del suo passato, ma anche del presente e del futuro della Juventus.

“Gli Europei del 2021 sono stati l’apice della mia carriera – ha detto – ma anche il primo scudetto con la Juve è stato speciale, inaspettato. Qui periodi con vittorie e senza si sono sempre alternati. Guardando la storia, però, abbiamo il doppio degli scudetti di chi è dietro nell’albo d’oro e una proprietà che garantisce continuità”.

⚫⚪ Il momento più buio e lo Stadium

Chiellini ha ricordato anche il periodo più difficile post-Calciopoli:

“Il settimo posto con Delneri è stato il momento peggiore. L’ho vissuto malissimo. Poi in estate è cambiato tutto e lo Stadium ha dato la svolta. Non si pensava di tornare a vincere subito, ma è successo”.

📊 Il suo ruolo in società

L’ex difensore oggi è Director of Football Strategy:

“Non partecipo alle scelte di mercato, ma lavoro accanto a tutti. Alla Juve non c’è mai stata una persona sola a comandare, nemmeno con Agnelli. Le scelte vengono condivise, anche con la proprietà. L’idea è costruire una base solida per vincere: a comprare sono bravi tutti, ma vendere è più difficile”.

🏃‍♂️ Su Tudor e Comolli

Chiellini ha poi commentato chi sta guidando la Juve oggi:

“Tudor ha trasmesso cosa significa la Juve, i nostri valori. Ha portato cultura del lavoro, ma da lì a vincere ci sono passi da fare. Gattuso è rimasto sorpreso dal clima trovato. Comolli? Ha esperienza internazionale, lavora bene e non è vero che pensa solo ai dati. Il tempo dirà come ci stiamo muovendo”.

Un’intervista che fotografa la Juve di oggi: tra tradizione, cambiamento e una missione chiara — tornare a vincere.

A cura di: Francesco Latorraca