Foto di Igor Tudor

Allenatore Juve, la palla passa a Comolli: Tudor si gioca tutto

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Redazione di Zona
giu 03, 2025 • 2 min read

Mercoledì 4 giugno segnerà l’inizio ufficiale della nuova Juventus. A prendere il timone sarà Damien Comolli, scelto da John Elkann per guidare il club come nuovo direttore generale. E il suo primo compito sarà delicato quanto decisivo: incontrare Igor Tudor e valutare se sarà lui l’allenatore su cui costruire il nuovo progetto tecnico.

Comolli non parte da zero: ha già apprezzato il lavoro di Tudor ai tempi del Marsiglia, dove il tecnico croato portò la squadra al terzo posto in Ligue 1. Ma ora il contesto è diverso, e la Juventus ha bisogno di certezze. Il nuovo direttore generale dovrà capire se Tudor è il profilo giusto per avviare una rifondazione tecnica e culturale, in linea con le ambizioni e con la necessità di sostenibilità economica imposta dal club.

Oggi, la Juventus ha ripreso gli allenamenti in vista della trasferta estiva negli Stati Uniti e del prossimo grande appuntamento: il Mondiale per Club, che potrebbe rappresentare uno spartiacque nella valutazione definitiva sul suo futuro.

La posizione di Tudor: fiducia in crescita

La società pensa davvero di proseguire con Igor Tudor in panchina. Prende sempre più piede l’ipotesi di confermarlo anche per la prossima stagione. Il tecnico croato è molto apprezzato dalla squadra, che si è schierata dalla sua parte, e questo pesa nelle valutazioni della dirigenza. Un eventuale cambio verrà preso in considerazione solo in caso di opportunità davvero valide: servirà un profilo forte, capace di convincere pienamente Comolli e la nuova governance.

Il tecnico ha un contratto fino al 2026, rinnovato automaticamente con la qualificazione alla prossima Champions League. Tuttavia, la Juventus ha la possibilità di liberarsi entro fine luglio pagando una penale. La telefonata ricevuta da John Elkann nei giorni scorsi – un invito a non dare peso alle voci e a continuare il lavoro con determinazione – conferma che la proprietà è orientata verso la continuità.

Le alternative: quattro nomi sul taccuino

Tutto, però, dipenderà dal feeling che si creerà tra Comolli e Tudor. Se non scatterà la scintilla, la Juventus valuterà alternative che sono già pronte: Stefano Pioli è il nome più caldo, ma piacciono anche Roberto Mancini, Bruno Genesio, attualmente al Lille, e Marco Silva, allenatore del Fulham.